lunedì 1 dicembre 2008

112 eroi...... una rece di PENSIERO FISSO




sono quasi le 5 del mattino, dopo una giornata intensissima e.. fantastica! Voglio assolutamente buttare giù a caldo una serie di pensieri che mi frullano in ordine sparso per la testa adesso che sono tornato a casa, tanto poi seguirà un post dove racconterò bene tutto.Adesso voglio semplicemente rispondere ad una domanda:Cos'è una alleycat come la I love Milano per chi ne affronta una per la prima volta?è correre sotto la pioggia come dei pazzi in mezzo ad una Milano intasata dal traffico di auto e pedoni del sabato pomeriggioè sentirsi gelare, bagnati fino alle ossa, sopratutto quando viene buioè il clima di festa di più di 100 persone in bici in una piazza, ognuno diverso dall'altro: dal supertecnico a quello con i calzettoni di lana tirati fin su al ginocchio, ma tutti casinari e pronti a partireè piombare come dei razzi nelle stazioni dei treni in bici, abbandonare le bici per terra al volo per segnare il check-point e renderti conto di sfuggita che la gente si ferma a crocchi intorno a te incuriositaè arrivare ad una festa spettacolare in bici ed entrarci a cavalloè fare massa critica fermando il traffico quando si attraversano gli incrociè perdere il tuo gruppo e ritrovarti a correre da solo perdendoti in una zona che non conosciè stendere una, due, tre cartine aperte in mezzo ad un marciapiede per pianificare il percorso, incuranti di tutto ciò che sta intornoè arrivare al traguardo entro il tempo massimo e rendersi conto che l'hai finitaè una spoke card in mezzo ai raggi che non è un orpello di mera bellezza, bensì il ricordo di qualcosa che hai vissuto fino in fondoè entrare in casa completamente zuppi, con due dita di acqua nello zaino e le scarpe che ne buttano fuori ad ogni passoè correre su è giù per le scale dei ponti che attraversano i navigli con la bici in spallaè guanti e cuffia di lana, casco, due maglioni, piumino, k-way, calze di lana con sopra sacchetti della spesa con sopra altre calze di lana, ma le pallesempre gelate per la sella bagnataè sentire l'acqua a secchiate sulla faccia mentre corriè cercare di non pensare più di tanto che stai facendo ziga zag tra le auto su un pavè viscido, perfettamente conscio che le tue ruote non tengono una cippaè fare casino prima e dopo, ma essere totalmenete concetrati sull'obbiettivo duranteè infilarsi a tutta velocità nella zona pedonale urlando alla gente di fare stradaè incrociare tantissimi altri concorrenti lungo tutto il percorsoè fare il figo alla festa con le tipe tutte tirate quando ti chiedono se hai partecipato alla gara del pomeriggioè stare alla festa in mezzo a suddette tipe tutte tirate vestito come un disperato, con la mano sinistra che tiene la bici e la destra un cuba (gelato... BRRRR)è decidere di tornare indietro perchè non si farebbe in tempo a fare un altro check-point, il fiato comincia a mancare e si è stanchiè un solitario supertecnicissimo che ti sfila a 300 all'ora, e che provi inutilmente a riprende mulinando come un criceto mentre lo vedi inesorabile allontanarsi all'orizzonteè la tensione di essere concentrati al massimo perchè alla prima minchiata ti ammazzi sul serioè fumarsi l'ultima sigaretta in una piazza del duomo deserta e magica alle 3 e mezza di notteè sentire un gruppo di ragazzini affollati intorno alla tua bici (mentre bestemmi con la cartina strappata e bagnata in mano) che recitano in coro e sconvolti l'immancabile "ma non ha i freni!"è le bici che compaiono man mano formando un un gruppo numeroso mentre ti avvicini al traguardoè perdere il conto di quante volte ti si è infilata una ruota tra le rotaie senza cadereè capire tutto d'un colpo mille cose sulla fissa e come guidarla quando si corre sul serioè maledire il rapporto che hai montato con tutte le tue forzeè veramente lungaè spararsi la circonvallazione all'ora di punta sapendo che manca poco tempo alla chiusura della garae sedersi tranquillo a casa, dopo una doccia bollente, e rendersi conto che l'indomani sarebbe duopo accendere un ceroè un'organizzazione stupenda